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mercoledì 1 maggio 2013

ROMANTICISMO IN ITALIA (Pag.611,616,617,623)

In Italia il movimento romantico si diffonde tardi rispetto agli altri paesi, questo è dovuto principalmente al forte legame con la cultura classicista. Iniziò a diffondersi principalmente tra il 1814 e il 1815. Nel 1814 compare la traduzione del trattato tedesco "De l'Allemagne"(La Germania) sulla rivista "La biblioteca italiana", da parte della scrittrice Madame de Staèl. Nel 1816, sempre a opera di se Staèl, compare un articolo sulla maniera e l'utilità delle traduzioni, in cui invita i letterati italiani a tradurre i propri scritti e cambiare lo stile di scrittura in quello romantico. Da qui si crea una discussione accesa tra classicisti e romantici, quest'ultimi pubblicano una serie di articoli di cui il più famoso fu "La lettera semi-seria" di Giovanni Berchet, anche questa pubblicata sulla "biblioteca italiana".
Berchet distingue 3 categorie di persone:
-parigini: intellettuale raffinato
-ottentoti: gli analfabeti
-popolo: persone che sanno leggere e scrivere, facenti parte del ceto medio e sono le persone a cui devono essere indirizzate le opere secondo lui.
Molto spesso i romantici in Italia, sono politicamente liberali, non è un caso che la rivista "il conciliatore" di Milano di idee liberali, venga bandita dopo un solo anno di vita da parte dell'impero austriaco.
Ricordiamo anche l'importante collegamento tra romanticismo e rinascimento, che influenza la produzione letteraria in Italia, riprendendo anche tematiche politiche all'interno dei testi scritti e delle opere.
Nella seconda metà del secolo, sboccia la vena sentimentale, questo periodo venne chiamato secondo romanticismo. Torna però, il problema della lingua, riemergendo come uno dei temi fondamentali, dato che gli scrittori non sapevano in quale lingua scrivere le loro opere. Anche qui emergono molte proposte come l'adozione della lingua fiorentina, oppure, da parte dei "puristi", l'utilizzo del linguaggio di Petrarca e Boccaccio. Alla fine viene utilizzato maggiormente lo stile e il linguaggio di Alessandro Manzoni, anche se alcuni come Leopardi, decidono di adottare una lingua diversa.
Nel romanticismo gioca un ruolo fondamentale l'opera lirica, anche a livello di un pubblico popolare. Il massimo esponente dell'opera lirica fu Giuseppe Verdi, le cui opere hanno una forte componente storico-politica.

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