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venerdì 22 febbraio 2013

Età Napoleonica: PREROMANTICISMO e NEOCLASSICISMO

L'età Napoleonica è un periodo storico che va dal 1796 al 1815.
In letteratura, questi anni sono influenzati dagli ultimi strascichi di illuminismo, dal preromanticismo e dal neoclassicismo.

L'illumismo fa da culla al concetto di "bello", dove l'opera deve essere sublime e capace di smuovere l'anima dello spettatore.
Secondo Edmund Burke, all'artista non sono quindi richieste particolari abilità strettamente tecniche, ma intuizioni geniali capaci di "suscitare la più forte emozione che l'anima sia capace di sentire [in maniera analoga al terrore]": è di questo periodo la relazione tra artista e genio.

Il preromanticismo è l'avo del romanticismo che si svilupperà, poi, nel secolo successivo.
Sentimento, esaltamento della natura e una ferma opposizione a classicismo e ragione sono alla base di questo movimento culturale sviluppatosi in Inghilterra.
Queste basi ideologiche portano alla nascite di liriche in cui l'autore si produce in riflessioni sulla morte e sulla natura solitaria dell'uomo, dove l'ambiente è cupo e malinconico (tipiche le poesie cimiteriali).
Gli autori più illustri sono Thomas Gray e Edward Young.
L'opera più illustre è "Canti di Ossian" scritti , narra la leggenda, da Ossian, un leggendario poeta galeico del III sec. d.C, e raccolti dallo scozzese Macpherson (saranno poi tradotti in italiano da Melchiorre Cesarotti e pubblicati nel 1763). Questo Testo è inoltre testimone di come i preromantici tendano a riscoprire il Medioevo barbarico.

In contemporanea, nasce in Germania il movimento "Sturm und Drang" (letteralmente: Tempesta e Assalto) che condivide il pensiero anti-illuminista inglese ed esalta il ribellismo dell'artista-genio istintivo e sentimentale.
Autori importanti del movimento sono Schiller e Goethe ("I dolori del giovano Werther").

Opposto a questi due movimenti, troviamo dominante neoclassicismo della letteratura e dell'arte in un periodo di transizione così incerto.
Come si evince dal nome, questa filosofia di pensiero si basa sui canoni classici greci e romani arricchiti, però, dalle esperienze di secoli di storia.
"Il neoclassicismo" teorizza il tedesco Winckelman "è un canone naturale capace di perfezionare la natura umana".
Sempre di Winckelman è dovuto un nuovo concetto di estetica secondo cui la Grazia "agisce nella semplicità e nella quiete della anima offuscata dalle passioni (N.B: come le statue elleniche)".

Questi movimenti sono in contrapposizione tra loro, ma proprio la loro fusione (es. Foscolo) porterà alla nascita del pensiero moderno occidentale.


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