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domenica 2 dicembre 2012

ETÀ NAPOLEONICA (1799-1815)

Questo è il periodo nel quale Napoleone Bonaparte dominò in tutta l'Europa, che va dal 1799 al 1815.
Il 18 Brumaio (8 novembre) del 1799 fece il famoso colpo di stato, assumendo il potere in tutta la Francia; lo stesso anno venne nominato Primo Console, la quale carica durò fino al 1804.
Nel maggio del 1804 Napoleone sale al potere come imperatore di Francia, facendo ritornare lo stato ad una monarchia costituzionale. A partire da questo anno entra in vigore il codice civile napoleonico, cambiando ulteriormente l'ordinamento civile dello stato francese. Successivamente l'esercito francese, utilizzato per le campagne militari, venne formato non solo dagli stessi cittadini, ma anche dalla popolazione dei territori conquistati.
Si forma poi la confederazione del Reno, creatasi a causa della prospettiva di unificare lo stato tedesco passando da 360 enti politici a 38. Successivamente l'Italia subì un grande cambiamento dall'arrivo di Napoleone durante la Prima Campagna d'Italia, trasformando l'assetto della carta politica. Si vennero a creare in seguito al trattato di Campoformio:
-Repubblica Cisalpina
-Repubblica Ligure
-Repubblica Romana
-Repubblica Partenopea (escludendo la Sicilia)
Tutte queste repubbliche della penisola italiana, crollarono nel 1799, a seguito della controffensiva austro-russa e dalle insurrezioni popolari interne, chiamate "insorgenze", reclamando il vecchio re e il vecchio ordinamento politico, con anche un ritorno della Chiesa Cattolica. L'esempio principale fu quello dell'esercito della Santa Fede, con a capo il cardinale Rufo di Calabria.
La seconda fase dell'età napoleonica, comincia con la Seconda Campagna d'Italia per riprendere il controllo della penisola. Dopo il 1804 anche in Italia si iniziano a vedere dei Regni, dove a capo del Regno d'Italia andrà Napoleone stesso, con un vice re al suo comando e il Regno di Napoli andrà prima al fratello di Napoleone e successivamente a Giocchino Murat, generale dell'esercito napoleonico. Tra il 1810 e il 1812 ci fu il periodo di massima espansione, coronato da importanti conquiste, dove l'imperatore Napoleone Bonaparte si sposò con la figlia degli Asburgo, Maria Teresa d'Asburgo.
Nel 1812, Napoleone decise di tentare la conquista dell'impero russo, dirigendosi con 700'000 uomini verso Mosca. Lo zar saputo dell'attacco imminente dei francesi si ritirò a San Pietroburgo;  nel mentre l'esercito francese avanzava verso Mosca e una volta arrivati trovarono la città vuota senza abitanti e risorse alimentari. In seguito Napoleone dovette ritirare i suoi uomini non facendo conto di un importante nemico, l'inverno russo. Nel ritorno in Francia morirono circa 600'000 uomini, causando un grosso indebolimento dell'esercito. Questo evento si definisce "l'inizio della fine" dato che gli altri imperi deciso di colpire in questo momento, annientaro Napoleone a Lipsia costrigendolo all'esilio nel 1814 nell'isola d'Elba.
Nel 1815 Napoleone abbandono furtivamente l'isola, con l'intento di tornare in Francia e riprendersi il potere. Inizialmente riuscì nel suo scopo riorganizzando un esercito e basandosi sul consenso popolare, successivamente il 18 giugno 1815 venne sconfitto definitivamente nella battaglia di Waterloo e mandato in esilio nell'isola di Sant'Elena, dove morì il 5 maggio 1821 a seguito di una malattia allo stomaco.

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