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lunedì 1 ottobre 2012

Societò di Antico Regime e ordini

SOCIETA' DI ANTICO REGIME:
Modello di società che domina in Europa tra metà '600 e metà '700.
I protagonisti della rivoluzione francese che si avviavano al cambiamento hanno dato il nome di "società di antico regime" alla società "vecchia" che stavano per rinnovare.

Nella società di Antico Regime le gerarchie non erano determinate dalla posizione economica dell'individuo e quindi non era una società di classi ma di ordini: l'appartenenza di un individuo ad un ordine è definita giuridicamente.
Abbiamo tre ordini:
-Clero
-Nobiltà
-Terzo stato (borghesi e contadini non appartenenti a nessuno dei primi due ordini)

(   Adalberone di Laon già secoli prima aveva dato un proprio concetto di divisione della società:
    oratores che pregavano, bellatores che combattevano e laboratores che lavoravano per il    
    mantenimento della società. )

CLERO [Pag 33]

Il clero aveva il monopolio totale dell'istruzione e della pubblica assistenza.
Godeva di particolari immunità:
 -Immunità personale: il sacerdote veniva giudicato da un tribunale ecclesiastico anche per reati comuni.
 -Immunità locale: sottraeva i luoghi sacri all'autorità della polizia o delle magistrature.
 -Immunità  reale: esentava i beni della chiesa dal pagamento delle imposte.

Inoltre i beni e le proprietà della chiesa erano soggette al vincolo della manomorta ovvero l'impedimento di divisione e vendita di questi.

Suddivisione
-Clero regolare
 Ordini religiosi caratterizzati da grande forza economica e culturale

-Clero secolare
 Corpo di sacerdoti al di fuori di un'organizzazione monastica che si divide a sua volta in:
 
     -Alto clero: comprendeva i vertici elle gerarchie ecclesiastiche, dotati di una cultura raffinata e
       notevole forza politica.

    -Basso clero:popolazione contadina e piccolo-borghese dal tenore di vita molto modesto.



NOBILTA' [Pag 35]

Nobile è chi dispone di un titolo che lo riconosce tale. (Concesso in origine dal sovrano).
Carattere distintivo della nobiltà era il mettere in discussione il fatto che ci fosse un ceto superiore agli altri e riconoscersi in esso.
Il titolo che possedeva il nobile concedeva determinati privilegi.
Tra '600 e '700 vive un periodo di crisi dovuta all'emergere di nuovi poteri e ricchezze legate all'attività borghese e dall'affermarsi di uno stato moderno che gli aveva sottratto potere e autonomia.
Importante è la distinzione tra nobiltà di sangue o "spada" e nobiltà di toga; la prima era ottenuta per discendenza la seconda era ottenuta per l'acquisto di una carica pubblica o per servizi svolti al favore del re. Questo faceva sì che anche i borghesi potessero ottenere il tanto desiderato titolo, seppur a prezzo molto caro.

Era comunque dalla terra che la nobiltà traeva la maggiorparte della sua ricchezza.
Persistono in Europa tracce della feudalità; infatti, il signore aveva rendite sia dalle terre coltivate da lui per mezzo di affittuari  o mezzadri sia per gli appezzamenti lavorati dai contadini che dovevano pagare un tot in denaro o natura. Quindi con le tasse da parte dei signori, le decime dalla chiesa e le imposte dallo stato i contadini non se la passavano bene.
Corti signorili dove potevano restare i contadini e lavorare senza doversi preoccupare di guadagnarsi da vivere ma stando comunque sotto il controllo di un signore.

TERZO STATO

- Contadini
- Borghesi (diverse figure sociali e professionali.)
- Popolo multiforme

Nelle grandi città si addensava il popolo multiforme: alcuni dediti a vari mestieri e altri che vivevano in miseria e precarietà.
Quindi aumentano a dismisura mendicità e vagabondaggio.
Per risolvere il problema vengono istituite delle case lavoro dove le persone erano costrette a lavorare.


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