La vita di Galileo fu un insieme di invenzioni e studi uno dopo l'altro. Il telescopio venne inventato nel 1608 da un olandese, e Galileo, appena saputo della notizia, iniziò a studiarlo e a modificarlo. Aggiunge e perfeziona le lenti potenziando la visione del telescopio, che inizialmente era utilizzato per le osservazioni terrestri e in guerra per vedere le navi che arrivavano da lontano. A Galileo venne l'idea di puntarlo verso il cielo, riuscendo così a vedere cose che rivoluzioneranno la scienza e la religione.Riuscì ad osservare che la luna era simile alla Terra con una superficie irregolare, dei monti e delle valli, a differenza delle teorie antiche, dove si diceva che tutti i corpi celesti erano composti da un 5° elemento, chiamato etere, ed erano contenuti in 9 sfere fisiche, presenti nel cosmo. Contro questa vecchia teoria, Galileo Galilei, scoprì che intorno a Giove roteavano 4 satelliti ed altre scoperte sugli astri celesti.
Una volta conclusi gli anni di insegnamento a Padova, Galileo decide di tornare in Toscana, chiamato da Cosimo II De Medici, gran duca di Firenze, che propone a Galileo un lavoro da professore universitario, ma senza obbligo d'insegnamento, il quale accetta volentieri.
Nel 1615 Galileo è chiamato a difendere le proprie idee davanti al Tribunale dell'Inquisizione, denunciato da un padre domenicano. Nel 1616 il tribunale condanna i libri di Copernico, sottoponendoli a revisione e invita Galileo a ritirare le proprie tesi. Egli tenta in tutti i modi di opporsi, ma quando capì che non era difeso da nessuno e non aveva altra scelta, decise di "abiurare" e per questo gli venne risparmiata la vita e messo solamente in prigione.
Nell'anno 1623 Galileo pubblica "il Saggiatore", nel quale libro discute dello studio delle comete con Orazio Grassi.
Galileo muore nel gennaio del 1642, ad Arceti, senza aver potuto godere della libertà di espressione delle proprie idee e dei propri teoremi.
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